SOSTITUZIONE AMIANTO CON FOTOVOLTAICO 2018
Decreto FER 2018
Premi ed incentivi per chi sostituisce amianto col fotovoltaico
Il 25 settembre scorso, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si e’ svolto il confronto con gli stakeholder per l’avanzamento del Decreto “Rinnovabili”, grazie al quale oggi ci troviamo di fronte ad un testo già inviato al Ministero dell’Ambiente, che dovrà esaminarlo.
Rispetto alla bozza iniziale, tale testo ha accolto diverse richieste avanzate dagli operatori, infatti la notizia principale vede un’estensione degli incentivi a tutta quell’energia prodotta dagli impianti FV realizzati per la sostituzione di tetti in amianto o eternit, ergo non solo verso quella immessa in rete, come precedentemente vigeva, bensì anche sull’energia destinata all’autoconsumo, al fine di aiutare gli investitori a coprire i costi sostenuti.
Bonus amianto fotovoltaico
Il premio previsto per i nuovi impianti FV, realizzati al posto delle coperture in amianto, ammonterà a circa Euro 12,00/Mwh, erogato con le modalità ed i tempi degli incentivi sull’energia elettrica, i quali verranno mantenuti inalterati e potranno sommarsi al premio suddetto.
Ad oggi in Italia figurano tra 1 e 2,5 miliardi di mq di coperture in amianto su fabbricati sia pubblici che privati, le quali causano dai 3.000 ai 6.000 morti ogni anno, soprattutto per mesotelioma maligno, ma anche per altre forme di cancro.
Il precedente bonus amianto fotovoltaico, tra il 2010 ed il 2012, ha permesso di bonificare circa 20 milioni di mq di coperture, realizzando impianti FV per circa 2GW, in grado di generare elettricità solare per circa un milione di famiglie ogni anno e per oltre 20 anni. L’obiettivo del nuovo Governo giallo-verde sta nel raggiungere la produzione del 100% di energia da fonti rinnovabili entro il 2050 e per questo si prevedono altre iniziative come il Decreto Fer2 ed il Piano Energia e Clima.
Decreto rinnovabili
Il testo trasmesso al Ministero dell’Ambiente, ha accolto anche altre richieste:
- L’aumento del 10% della tariffa incentivante prevista per impianti mini idroelettrici e mini eolici;
- L’inserimento di un’ulteriore procedura di asta e registro nel corso del 2021 così da aumentare l’arco temporale di vigenza del decreto e dare maggior certezza agli operatori;
- La priorità ad impianti realizzati su discariche chiuse e ripristinate, nonché’ su aree per le quali risulta rilasciata la certificazione di avvenuta bonifica;
- L’inserimento di un criterio di salvaguardia tecnologica tale per cui, al verificarsi di condizioni particolarmente sfavorevoli per una fonte in competizione con altre all’interno dello stesso contingente, quest’ultima venga preservata con l’attivazione di un contingente dedicato;
- La possibilità, per impianti idroelettrici ed eolici, di usare componenti rigenerati seppur con una aumentata riduzione della tariffa incentivante;
- La richiesta di cauzioni a garanzia della concreta realizzazione dei progetti iscritti al registro, in misura comunque adeguatamente inferiore alle cauzioni previste per le aste.
Va inoltre detto che il Decreto suddivide gli impianti che hanno diritto agli incentivi in gruppi:
- Gruppo A: i. impianti eolici; ii. Impianti fotovoltaici;
- Gruppo A-2: impianti fotovoltaici i cui moduli FV sono installati in sostituzione di coperture di edifici su cui e’ operata la completa rimozione di eternit o amianto;
- Gruppo B: iii. Impianti idroelettrici; iv. Impianti geotermoelettrici; v. impianti a gas residuati dei processi di depurazione; vi. Impianti alimentati da gas di discarica;
- Gruppo C: i. impianti oggetto di rifacimento totale o parziale e rientranti nelle tipologie di cui al gruppo A, lettera i) e gruppo B lettere iii) e iv).
Potranno accedere agli incentivi quegli impianti FV superiori a 20 kw che non possono accedere alle detrazioni fiscali previsti dal Bonus Ristrutturazioni.
Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’energia Davide Crippa ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dello schema del Decreto, soprattutto perché’ nasce da un confronto con le Associazioni che ci ha consentito di apportare quelle modifiche necessarie a risolvere alcune criticità riscontrate. Qualora ce ne fossero altre di natura territoriale, queste verranno affrontate, ed eventualmente risolte, in sede di Conferenza Unificata Stato – Regioni. Vorrei inoltre ricordare che questo Decreto rappresenta il primo tassello di una piu’ ampia strategia del Governo, che si aggiunge ai provvedimenti contenuti nel DEF in fase di approvazione e che avrà come cornice generale il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima su cui stiamo lavorando e che presenteremo, come previsto, alla Commissione UE.”
Le premesse per vedere un Decreto migliorativo ci sono tutte, ora occorre attendere la definitiva approvazione.
La Redazione