Superbonus 110%: demolizione e ricostruzione

Tutto quello che devi sapere per demolire e ricostruire casa sfruttando il superbonus 110%

Il diritto al Superbonus 110% può essere concesso non solo attraverso lavori di ristrutturazione, ma anche per interventi di demolizione e ricostruzione.

Il decreto Semplificazione – la demolizione e ricostruzione viene considerato intervento di “ristrutturazione edilizia”

Infatti, secondo il Decreto Semplificazioni, “gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con diversa sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, con le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, per l’applicazione della normativa sull’accessibilità, per l’istallazione di impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico. L’intervento può prevedere altresì, nei soli casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali, incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana” (10, comma 1, lettera b, n. 2 del Dl n. 76/2020).

La detrazione si applica per le spese documentate e sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2022, in relazione a lavori mirati al miglioramento dell’efficienza energetica e strutturale di un edificio preesistente.

Come ottenere il superbonus 110%?

Secondo l’Articolo 119 del dl n. 34/2020 coordinato con la legge di conversione n. 77/2020, è possibile usufruire dell’agevolazione fiscale nei seguenti casi:

  1. interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  2. interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, […] a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici;
  3. interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, […] a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici.

Il limite per ottenere il bonus, dunque, consiste nell’aumentare di almeno di due classi energetiche l’abitazione o che a fine lavori venga raggiunta la classe energetica A. Inoltre, tale aumento, deve essere dimostrabile attraverso l’attestato di prestazione energetica (APE), sia prima che dopo gli interventi effettuati, rilasciato da un tecnico abilitato.

Per poter aumentare di due classi energetiche l’abitazione, è necessario effettuare lavori su elementi trainanti, indispensabili per accedere al bonus, e trainati, validi per la detrazione solo se effettuati congiuntamente ad uno degli interventi trainanti.

Nella prima categoria rientrano:

  • l’impianto di riscaldamento da sostituire con uno a pompa di calore o a condensazione,
  • il cappotto termico,
  • la coibentazione del tetto a vista o solaio.

La seconda categoria riguarda:

  • i pannelli fotovoltaici connessi alla rete elettrica dell’edificio,
  • la sostituzione degli infissi,
  • l’installazione colonnina per la ricarica di veicoli elettrici.

Per ottenere la detrazione fiscale, è possibile usufruire della cessazione di credito, tramite banca, posta o assicurazioni, da comunicare all’Agenzia delle Entrate. Tale comunicazione deve essere effettuata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono stati fatti i lavori.

Una volta ottenuta una linea di credito, le fatture vengono pagate direttamente dalla banca.

Prima di iniziare i lavori, è necessario contattare un tecnico obbligatoriamente abilitato alla progettazione di edifici e impianti che si occupi dell’asseverazione dei lavori sull’immobile. Dovrà occuparsi di compilare uno specifico modulo sul portale online dell’ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) per attestare gli interventi di miglioramento energetico. In aggiunta, un commercialista dovrà sottoscrivere il visto di conformità, un documento in cui viene attestato che ci sono i presupposti per usare il bonus 110.

Successivamente, bisogna trovare l’azienda che si occupi della realizzazione dei lavori.

Per concludere, dato che la documentazione da presentare è copiosa e molto complessa, prima di effettuare un qualsiasi intervento, si consiglia l’assistenza di professionisti, quali commercialisti, termotecnici specializzati, ingegnere o geometra che coordini i lavori, onde evitare il mancato ottenimento dell’agevolazione fiscale.

 

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Nel panorama di costruttori della regione Emilia-Romagna, emerge “Guerrini Legnami”, azienda che si occupa di realizzare immobili in legno da oltre vent’anni.

Numerosi sono i vantaggi che inducono a scegliere costruzioni in legno, rispetto a quelle in muratura, come:

  • efficienza energetica, che permette un considerevole risparmio sul lungo periodo;
  • maggiore capacità antisismica, data dalla resistenza delle forze generate da un sisma;
  • tempi di costruzione contenuti e minori rispetto agli edifici tradizionali, un dato particolarmente utile da considerare vista l’incertezza del prolungamento temporale del bonus.

Per quanto concerne quest’ultimo aspetto è bene sottolineare che un’abitazione in legno, in media, può essere costruita in un terzo del tempo che occorrerebbe per edificarne una in muratura.